Come diventare Istruttore di scuola guida: le mansioni, i corsi, l’esame e i guadagni

Come diventare Istruttore di scuola guida: le mansioni, i corsi, l’esame e i guadagni

Settembre 27, 2021 Off Di Redazione

All’interno della scuola guida si distinguono 2 nette figure: quella dell’insegnante e quella dell’istruttore.

Quando si parla di insegnante si intende colui che si occupa della preparazione teorica degli studenti. Quindi l’insegnamento delle norme del codice stradale, i segnali stradali, le regole di guida e via dicendo.

Mentre l’istruttore di guida è colui che gestisce lo svolgimento delle lezioni pratiche di guida. Si tratta quindi della persona che insegna a guidare.

Il tutto è enunciato dal Decreto Ministeriale n. 17 del 26 gennaio 2011, in attuazione dell’art. 123 del Codice della Strada sulle autoscuole. Si tratta del Decreto che ha introdotto la nuova disciplina dei requisiti di idoneità, dei corsi di formazione iniziale e periodica con i relativi programmi, e di come si svolge l’esame al fine del conseguimento dell’abilitazione di insegnante di teoria e di istruttore di pratica di guida.

Ma oggi vedremo insieme tutto ciò che riguarda l’istruttore di guida: le mansioni, i corsi che si devono frequentare per diventarlo, gli esami da superare e i guadagni possibili.

Mansioni

L’istruttore di guida insegna a guidare sedendo accanto all’allievo e grazie a dei doppi comandi che utilizza appositamente.

La sua mansione prevede di insegnare nella pratica come:

  • Avviare il motore;
  • Inserire le marce;
  • Osservare la segnaletica;
  • Parcheggiare;
  • Usare gli specchietti;

Oltre ovviamente ad indicazioni generali sulla guida, come: precedenze e via discorrendo.

Corsi

Ma come si diventa istruttore di guida?

Primo passo è la frequenza di un corso propedeutico al superamento di un esame specifico, in quanto al termine viene rilasciato un attestato di frequenza grazie al quale si può fare domanda per l’ammissione all’esame stesso.

L’esame verrà svolto presso la propria provincia, o nel caso di mancato raggiungimento di un numero minimo di iscritti, allora nella provincia più vicina.

Per iscriversi al corso ci sono dei prerequisiti da avere. Vediamo quali:

  • Avere più di 24 anni;
  • Avere un diploma di scuola media superiore;
  • Non avere condanne penali;
  • Essere in possesso delle seguenti patenti di guida: A, B, C, D, E, D oltre alle patenti speciali;

Infatti tendiamo a pensare all’istruttore di guida per l’ottenimento della classica “patente auto B”, ma in realtà l’istruttore deve sapere insegnare anche a guidare camion, autobus, moto e autoarticolati, costituiti da auto e autocarri con al seguito rimorchi e carrelli stradali.

Inutile poi dire che è importante avere una buona dose di pazienza, comunicazione ed empatia, soprattutto quando si ha a che fare con allievi molto giovani ed inesperti, al fine di infondere sicurezza alla persona in questione.

Per quanto riguarda il corso, si tratta di appositi a pagamento organizzati da alcune autoscuole. La durata può variare, da 2 ad un massimo 4 mesi. Stessa questione in costo, che varia in base alla struttura scelta.

Il corso però deve sempre avere per legge: 80 ore di teoria e 40 ore di pratica.

A volte poi, alcune Province o Regioni organizzano corsi di preparazione all’esame di abilitazione di istruttore di scuola guida, che hanno costi molto più bassi rispetto a quelli delle scuole guida.

Corsi di formazione periodica

Senza dimenticare poi i corsi di formazione periodica, ovvero corsi della durata di 8 ore da frequentare entro 2 anni dalla data di conseguimento dell’abilitazione stessa.

Questi corsi vengono organizzati dalle autoscuole che svolgono attività di formazione per il conseguimento di tutte le patenti e dai consorzi di autoscuole, ovvero i centri di istruzione automobilistica, o ancora dai soggetti accreditati dalla Provincia autonoma di Trento, i quali comunicano l’avvio del corso alla Motorizzazione civile.

Esami

Una volta frequentato il corso di preparazione, ci si può iscrivere all’esame che è composta da:

  1. Prova scritta: formata da 80 domande a cui si può rispondere in massimo 40 minuti, con un massimo di 2 errori consentiti. Generalmente si tratta degli stessi quiz proposti all’esame canonico della patente B;
  2. Prova orale: su argomenti di un determinato programma ministeriale su temi di trasporto e mobilità, come definizione dei veicoli, strumenti strutturali con il rispettivo funzionamento, le norme di comportamento stradale, etc…;
  3. Prova pratica: per dimostrare la propria capacità di insegnare la guida di motoveicoli, autoveicoli, veicoli della categoria CE e D in base alla scelta della commissione;

Tesserino dell’istruttore di guida

Una volta superato l’esame ed eseguito un determinato iter burocratico per la presentazione di varia documentazione, si ottiene il tesserino come istruttore di guida. Si tratta di una tessera che deve essere esibita su richiesta agli organi di controllo e restituito obbligatoriamente alla Provincia al termine di svolgimento di suddetta attività.

Sul tesserino troviamo le seguenti informazioni:

  • le generalità del titolare;
  • la scuola guida presso la quale si esercita;
  • la data di inizio dell’attività;
  • il numero della patente.

Guadagni

Per quanto riguarda i guadagni di un istruttore di scuola guida, dipende ovviamente da diversi fattori, quali:

  • lavoro autonomo o sorretto da una scuola guida alle spalle;
  • part time o full time;

Se si lavora presso una scuola guida, allora si fa riferimento alla tabella del contratto nazionale di lavoro per quanto riguarda gli orari e lo stipendio stesso.

Se invece si tratta di un istruttore autonomo, quindi con Partita Iva, la retribuzione media è di 8/10 euro l’ora, con attività da lunedì al sabato (questo per entrambe le posizioni appena citate).