Come diventare tatuatore: corsi, permessi e autorizzazioni, quanto guadagna un tatuatore

Come diventare tatuatore: corsi, permessi e autorizzazioni, quanto guadagna un tatuatore

Dicembre 4, 2020 Off Di Redazione

Per diventare tatuatori non sono importante solamente le conoscenze del disegno e del colore, ma bisogna anche imparare una serie di informazioni circa l’anatomia umana, gli inchiostri e la strumentazione più adatta da utilizzare in questo mestiere.

Vediamo ora insieme:

  • come diventare tatuatore
  • le varie possibilità di lavoro esistenti oggi
  • quanto è lo stipendio medio di un tatuatore.

Diventare tatuatore: il percorso di studi

Iniziamo col dire che si tratta di un mestiere che non prevede una scuola superiore specifica, ma sarebbe ideale aver affrontare studi artistici, di modo d’aver già approcciato alla disciplina del disegno e aver anche conosciuto, quantomeno a grandi linee, i maestri dell’arte passata. Difatti, nonostante non sia di fondamentale importanza, resta comunque un ulteriore bagaglio nella valigia di un futuro tatuatore.

Si tratta poi di possedere anche capacità d’osservazione: al fine di scorgere dettagli e particolari importanti nel disegno stesso.

Come funziona il corso professionale per tatuatori

Il corso professionale per tatuatori serve poi per applicare su pelle tutte le nostre capacità artistiche e questo passaggio non è affatto semplice come si può pensare.

Infatti bisogna adattare il disegno alle proporzioni del corpo e alle dimensioni a cui il soggetto deve arrivare, oltre che imparare ad utilizzare uno strumento sull’epidermide.

Questo corso professionale formativo regionale, composto da un totale di 90 ore, è riconosciuto e tutelato dal punto di vista giuridico grazie alla Circolare Ministeriale numero 2.9/156, emessa dal Ministero della Sanità nel 1998.

Il costo può variare dai 1.600 ai 1.800 euro, in base alla formazione interna allo stesso.

Su carta vengono riportati dei punti obbligatori da seguire per ritenerlo valido:

  1. Minimo di 90 ore totali;
  2. almeno 60 ore dedicate a: igiene, sicurezza e aspetti tecnici;
  3. non meno di 30 ore dedicate all’attività pratica, al fine di imparare ad utilizzare determinati strumenti sulla pelle;

Tra gli argomenti importanti trattati, le sezioni ulteriori sono:

  • Conoscenza epidermica: allergie, infiammazioni, rigetto, schiaritura eccessiva del colore, etc…;
  • Tecniche di disegno adattate alla pelle;
  • Strumenti tecnici da utilizzare;

Ovviamente, dobbiamo ricordare che si tratta di corsi importanti al fine della qualifica effettiva e dell’autorizzazione di esercitazione del mestiere, difatti dovrebbe essere ausiliario di scuole precedenti.

Apprendistato in un tattoo studio

Dopo questo corso, comunque, si passa all’apprendistato presso uno studio di tatuaggi, al fine di imparare anche sul campo e poter far esperienza.

La qualifica resta comunque fondamentale, se non si vuole incorrere in multe salatissime, sino a 10 mila euro con conseguente cessazione dell’attività stessa, oltre che aggiunte sino a 150 mila euro per il mancato versamento delle tasse corrispondenti.

In Italia, le regioni principali dove possiamo trovare corsi professionali all’abilitazione da tatuatore sono:

  • Lombardia: dove troviamo diverse scuole, quale ad esempio l’Essence Accademy che presenta 2 tipologie di corsi in merito, la prima di 94 ore, per l’abilitazione legale, e la seconda di 72 ore, come vero e proprio corso tecnico-pratico;
  • Piemonte: dove si trova la famosa Accademia del Tatuaggio, con corsi differenti, dal base all’avanzato;
  • Campania: dove si trova una tra le scuole migliori, nello specifico a Napoli, la Scuola Comics con i più grandi maestri del tattoo;

Ma anche all’esterno ve ne sono diverse:

  • UK Official Tattoo Accademy, a Londra;
  • Thailand Tattoo College, a Bangkok;

Inoltre ricordiamo anche la presenza di corsi di formazione online, ma solo ed unicamente come aggiunta a quello regionale. Non sono validi al fine dell’abilitazione professionale da tatuatore e soprattutto perché la pratica resta sempre fondamentale per questo mestiere.

Diventare tatuatore: le possibilità di lavoro

Alla fine del periodo di apprendistato, si può aprire un proprio studio di tatuaggi, oppure tramite Partita IVA farlo freelance, avendo come guadagni quelli frutto del contratto con i vari studi Tattoo per cui si lavora.

Quindi la scelta può ricadere su:

  • aprire una Partiva IVA e lavorare direttamente a casa dei clienti, senza sede fissa. In altre parole diventare tatuatore a domicilio;
  • avviare un’attività con sede fissa, avvero avere un proprio studio di Tatuaggi con sede stabile;

Importante, poi, mantenersi sempre aggiornati; difatti esistono corsi complementari per il rinnovo della propria licenza, quasi ogni anno.

Quanto guadagna un tatuatore

Oltre la bellezza di un mestiere artistico e sempre a stretto contatto con altre persone, bisogna ovviamente anche considerare quello che è l’aspetto economico del mestiere da tatuatore.

Ovviamente, i guadagni sono strettamente legati alle ore di lavoro e/o al tipo di contratto che ha con i centri per cui lavora, se freelance.

Si tratta comunque di uno stipendio medio che va dagli 800 ai 1.200 euro mensili.

Al netto delle tasse, per chi ha un salone proprio, si tratta di circa 14 mila euro l’anno, contro i 20-25 mila euro l’anno di chi ha più di 1 anno d’esperienza nel settore.

Ovvio, poi, che se si ha molta nomea e ci si riesce, in un modo o nell’altro, a distinguere per caratteristiche peculiari, allora i guadagni aumentano anche al di sopra dei 30 mila euro l’anno.