Come diventare traslocatore? Requisiti, attrezzature e abilitazioni necessarie.

Come diventare traslocatore? Requisiti, attrezzature e abilitazioni necessarie.

Novembre 26, 2020 Off Di Redazione

Il traslocatore è una figura professionale in grado di assistere e programmare un trasloco.

Soprattutto lì dove si presentino esigenze complesse, come spazi ristretti o articolati, oppure la copiosa quantità di oggetti da trasportare, o ancora la fragilità degli stessi, è importante avere a che fare con personale altamente qualificato, e non ditte improvvisate, proprio per evitare di causare danni agli oggetti e all’operazione di trasloco stessa.

Ma vediamo ora, nello specifico:

  • i requisiti e le capacità da avere per diventare un traslocatore,
  • comportamento da tenere per la sicurezza
  • uniforme e attrezzatura utilizzata
  • le abilitazioni per diventare una figura professionale adeguata
  • come imparare a proporre preventivi nella maniera più adeguata.

Le attrezzature necessarie per il traslocatore

I requisiti e le capacità che un traslocatore dovrebbe avere sono diversi: primo tra tutti una buona manualità, sia con grossi macchinari come montacarichi , gru e scale, sia con piccoli utensili, come pinze, trapani, avvitatori e cacciaviti.

Altra parola d’ordine, poi, è: organizzazione. Non si può pensare di effettuare un trasloco, senza prima aver stilato un progetto o piano d’azione su vari fronti: teorico e pratico. Questo perché si ha pur sempre a che fare con ore e ore di lavoro da suddividere in: imballaggio, caricamento, trasporto e scaricamento merce sino alla nuova abitazione.

Diventare facchino / traslocatore: i requisiti di salute

Poi, altresì importante, è una certa forza fisica, perché può esserci la necessità di trasporto di mobilio pesante, anche per diversi piani di scale, quando non vi è la possibilità di altra tipologia di movimento come piccoli e grandi macchinari per il trasporto, o capienti ascensori.

Va da sé, che bisogna godere di ottima salute e in un range di età adatto, al fine di non incorrere in problematiche, col tempo, sul proprio corpo. In tarda età si tende a lasciar stare questa tipologia di lavoro, data la richiesta di braccia forti e giovani, oltre che persone che non abbiamo problematiche pregresse con la schiena o le articolazioni.

Queste caratteristiche sono ancora più importanti per facchini e piccoli traslocatori. Quelli che ad esempio si occupano anche dello sgombero cantine e vecchi locali, che non dispongono di mezzi molto potenti. Pensiamo ad esempio a cosa può significare fare piccoli traslochi a Roma in altre zone con centri storici difficilmente accessibili e antichi palazzi di valore storico-artistico privi di ascensori e di difficile accesso.

Anche per questo è importante una buona dose di pazienza da avere, al fine di affrontare al meglio tutte le difficoltà, compresa la precisione per smontaggio e montaggio del mobilio stesso.

Tra le ultime, ma non per importanza, è la capacità di fare lavoro di squadra: ascoltando i consigli soprattutto di coloro che hanno più esperienza.

Come diventare traslocatore: comportamento, uniforme e sicurezza

Essendo il traslocatore un professionista a tutti gli effetti, ed entrando continuamente nelle abitazioni dei propri clienti, deve saper stare al pubblico ed avere un aspetto decoroso.

Ovviamente, non è previsto l’utilizzo di una divisa ma comunque un certo tipo di abbigliamento che sia volto a:

  • Praticità;
  • Resistenza;
  • Protezione;
  • Materiale adatto alle diverse temperature tra caldo degli ambienti interni e freddo dell’esterno;

Poi, ricordiamo anche gli accessori obbligatori e indispensabili per la sicurezza, come le scarpe antinfortunistica, i guanti, i caschi, le cinte e i cintoni porta attrezzi.

Oltre i mezzi utilizzati per il trasporto e lo smontaggio e montaggio del mobilio, ricordiamo l’importanza del materiale per imballaggio. Scatole di cartone di varia natura e genere, e il pluriball con nastri, etichette e rotoli di plastica estensibile per la protezione ulteriore di ogni oggetto e/o mobilio in questione.

Come diventare traslocatore: abilitazione

Per diventare un traslocatore non serve avere un titolo di studio specifico. Piuttosto le ditte stesse di trasloco possono proporre agli aspiranti traslocatori: tirocini, stage formativi o ancora contratti di apprendistato per la completa formazione.

Però, di norma, ogni traslocatore deve essere iscritto all’albo nazionale degli autotrasportatori; questo perché, se fermati durante il trasporto, i mezzi di un possibile traslocatore abusivo vengono sequestrati assieme a tutta la merce stessa del cliente che contengono al loro interno. Vi sono quindi regole economiche e comportamentali da seguire che, però, ad oggi vengono intraprese da soli 3 traslocatori su 10.

Questo perché la fatica fisica, anche se fondamentale, non è l’unica cosa richiesta; è altresì importante un operatore esperto e la capacità di saper utilizzare tutta l’attrezzatura del caso, per evitare di arrecare danno alla merce, quanto a se stessi; e questo può essere conseguito solo con appositi corsi di formazione.

A meno di non limitarsi a piccoli traslochi, che si possono effettuare anche con furgoni chiusi o cassonati, almeno un dipendente in azienda è importante che abbia la patente di guida almeno di tipo C, per la possibile guida di camion addetti ai traslochi.

Se si tratta di traslochi industriali, magari svolti senza grossi dislivelli diventa comodo avere un muletto e quindi il relativo patentino da mulettista. Infine se si ricorre, come spesso capita, a gru mobili è importante sapere che anche per la conduzione in sicurezza di questi mezzi è necessario un corso di formazione e abilitazione, spesso chiamato in modo un po’ semplificato patentino da gruista.

Come diventare traslocatore: imparare a proporre preventivi

Quando si diventa traslocatori, soprattutto se in proprio, è difficile stabilire tariffari fissi, date le diverse variabili presenti nei singoli progetti di trasloco.

Ma, imparando a conoscerle, si può imparare anche a stabilire preventivi adeguati durante i sopralluoghi.

Questi elementi sono:

  • Piani da fare per carico e scarico merce;
  • Costo merce da imballaggio;
  • Quantitativo di braccia necessarie per l’intero progetto;
  • Metri cubi occupati dalla merce in trasporto;
  • Difficoltà inerenti al carico e allo scarico delle merci stesse;
  • Distanza tra le 2 abitazioni di carico e scarico;