Come diventare Assistente Sociale: le mansioni, il percorso formativo, l’iscrizione all’Albo, gli sbocchi lavorativi e i guadagni

Come diventare Assistente Sociale: le mansioni, il percorso formativo, l’iscrizione all’Albo, gli sbocchi lavorativi e i guadagni

Aprile 20, 2021 Off Di Redazione

Aiutare il prossimo è un obiettivo importante, se poi lo si può trasformare in lavoro quotidiano può diventare ancor più soddisfacente.

Lavorare per i Servizi Sociali, dare una mano a chi è in difficoltà durante le diverse fasi della propria vita, dall’infanzia all’anzianità, riempie il cuore ma, ad oggi, è diventata una professione a tutti gli effetti, anche se solo per coloro che hanno effettivamente i prerequisiti adatti per questa professione sociale.

Vediamo quindi quali sono le specifiche mansioni dell’Assistente Sociale, quale il percorso formativo da intraprendere, tutto ciò che riguarda l’iscrizione all’Albo, quali gli sbocchi lavorativi e i guadagni possibili.

Mansioni

L’Assistente Sociale è un operatore al servizio della comunità.

Si occupa di minori, di famiglie o gruppo, in caso di problematiche preesistenti, oppure per prevenire quelle possibili future.

Si tratta di una professione riconosciuta dallo Stato italiano ed ordinata con la legge 23 marzo 1993, n. 84.

Questa figura professionale agisce in diversi contesti, quali:

  • Minori in difficoltà: scuola, famiglia, case famiglia, etc…;
  • Adozioni e affido bambini;
  • Adolescenti: dipendenze, disabilità, salute mentale, tutela;
  • Immigrati ed extracomunitari presso i centri di accoglienza;
  • Anziani;
  • Cure palliative;
  • Violenza domestica;

Questi sono solamente i campi più conosciuti, ma l’Assistente Sociale si trova sostanzialmente ovunque si necessiti di un intervento esterno ai fini di aiuto sociale.

Percorso formativo

Ma come si diventa Assistente sociale?

Vi è un vero e proprio percorso formativo da seguire, partendo dalla maturità: non è obbligatorio ma preferibile aver conseguito gli studi presso indirizzi umanistici (meglio ancora se si tratta del liceo psicopedagogico).

Dopo di che ci si deve iscrivere ad un percorso universitario, triennale o magistrale, in ambito Servizio Sociale e questo varia in base alla categoria di Assistente Sociale a cui si vorrà poi appartenere:

  • Assistente sociale: che svolge le mansioni sopra riportate;
  • Assistente sociale Specialista: che deve dirigere, organizzare e coordinare i servizi sociali;

Quindi ognuna di queste figure avrà differente percorso formativo:

Percorso formativo per Assistente Sociale

Prevede il raggiungimento della Laurea Triennale appartenente alla classe L 39 Servizio Sociale (DM 270/2004), durante la quale si effettueranno diversi periodi di tirocinio. Dopo la Laurea si dovrà superare l’esame di Stato al fine di iscriversi alla sezione B dell’Albo professionale.

Percorso formativo per Assistente Sociale Specialista

Prevede il raggiungimento della Laurea Laurea Magistrale nella classe LM 87 “Servizio sociale e politiche sociali” (DM 270/2004). Dopo di che si deve sostenere l’esame di Stato al fine di iscriversi alla sezione A dell’Albo professionale.

Chi ha conseguito la Laurea Triennale potrà poi accedere a diversi corsi di perfezionamento, a Master di primo livello e altri corsi di specializzazione. Chi invece ha conseguito la Laurea Magistrale avrà la possibilità di scegliere anche tra Master di secondo livello e concorsi per i dottorati di ricerca.

Iscrizione all’Albo

Quando si parla di esame di Stato si intende in un esame suddiviso in diverse prove: 4 per l’Albo Sezione B (due scritte, 1 orale e 1 pratica) e 3 per l’Albo Sezione A (due orali e 2 scritte).

L’iscrizione all’Albo è obbligatoria, secondo la Legge 23 Marzo 1993 n.84, in caso di esercizio senza allora si parla di abusivo della professione che può essere denunciata alle autorità Giudiziarie.

Per iscriversi all’Albo basterà rivolgersi all’Ordine della propria regione.

Sbocchi lavorativi

Sicuramente lo sbocco lavorativo privilegiato degli Assistenti Sociali resta il settore pubblico, al quale vi si può accedere tramite concorso. Tutti quelli attivi si trovano consultando la Gazzetta Ufficiale, sezione corsi ed esami.

Vi è poi quello privato, ovvero che comprende: case di cura, case di riposo, assistenza per anziani, Residente Sanitarie Assistenziali (Rsa), cooperative sociali o in strutture convenzionate con gli enti pubblici.

L’Assistente Social può inoltre lavorare come libero professionista, per operare da solo, oppure associato ad altri professionisti di altri rami.

Guadagni

I guadagni variano in base al settore di appartenenza:

  • Settore pubblico: si parta da un contratto di 36 ore a settimana, per uno stipendio iniziale di 1.300 euro al mese netti, più indennità e mensilità aggiuntive (ad esempio un Assistente Sociale che fa riferimento alla categoria D, riceve uno stipendio annuo lordo di 22.135,46 euro, per un totale di 36 ore settimanali, un’indennità di comparto di 622,80 euro, a cui si aggiunge la 13ª mensilità, altre indennità varie ed eventuali e l’assegno per il nucleo familiare, in caso dovuto);
  • Settore privato: qui lo stipendio varia in base al ruolo, alle responsabilità e anzianità. Si parte da un inizio di 1.300-1.400 euro mensili netti, con possibilità di fare carriera diventando responsabile o coordinatore, per una retribuzione successiva anche oltre i 2.000 euro al mese.
  • Settore da libero professionista: dipende da quanti clienti si riescono a gestire e il tariffario personale è comunque sempre soggetto a quello pubblicato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali.