Come diventare insegnante di sostegno: la normativa vigente, i requisiti, il percorso formativo, l’abilitazione e i guadagni

Come diventare insegnante di sostegno: la normativa vigente, i requisiti, il percorso formativo, l’abilitazione e i guadagni

Novembre 11, 2021 Off Di Redazione

Quando parliamo di insegnante di sostegno, parliamo di un docente che ha una specializzazione per le apposite attività di sostegno. Questa figura è inserita all’interno di una classe con almeno un alunno con disabilità, al fine di agevolarne l’apprendimento e l’integrazione al suo interno (L. 104/1992).

Grazie alla Legge di bilancio 2021, ci saranno migliaia di posti docenti di sostegno disponibili da distribuire per tutti i prossimi 3 anni, quindi un’ottima opportunità da poter sfruttare in ambito lavorativo.

Scopriamo oggi come si fa a diventare un insegnante di sostegno: l’intera normativa vigente, i requisiti da avere, quale il percorso formativo da seguire, l’abilitazione e i guadagni.

Indice

La normativa vigente

La figura del docente di sostegno viene introdotta nella scuola dell’obbligo italiana a partire dal 4 agosto del 1977, con la legge n.517; questo per soddisfare tutte quelle che sarebbero potute essere le esigenze di uno studente con disabilità, oltre che promuoverne l’inserimento all’interno del contesto di classe.

Poi, a partire dal 12 aprile del 2017, con il Decreto Legislativo n. 66, il ruolo dell’insegnante di sostengo è stato ulteriormente ridefinito, al fine di dare un maggior spessore alla sua funzione pedagogica.

Oggi, l’insegnante di sostengo collabora con il docente per favorire un clima solidale nella classe, promuovendo attività di supporto per lo studente disabile stesso.

Requisiti

I requisiti per diventare insegnante di sostegno, quindi per iscriversi al test preselettivo del corso di abilitazione, variano in base alla scelta della scuola di riferimento: primaria e d’infanzia, oppure scuola secondaria.

Per diventare insegnante di sostegno presso una scuola d’infanzia o primaria, servono:

  • Il titolo di abilitazione all’insegnamento: ottenuto con il corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione primaria;
  • Il diploma di Scuola secondaria di secondo grado magistrale con valore abilitante (oppure il diploma di Scuola secondaria di secondo grado sperimentale con indirizzo linguistico, oppure il titolo di abilitazione all’estero, conseguiti entro l’anno scolastico 2001/2002, quest’ultima varrà sino al 2024/25);
  • 2 anni in totale, pure se non continuativi, di servizio prestato presso una scuola dell’infanzia o primaria, negli ultimi 8 anni;

Se invece si decide di diventare un insegnante di sostegno per la scuola secondaria, allora i requisiti da avere sono:

  • Il titolo di abilitazione all’insegnamento: ottenuto con il corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione, o con la laurea quadriennale (vecchio ordinamento) o una laurea specialistica/magistrale (3+2 del nuovo ordinamento), dopo aver concluso il TFA (Tirocinio Formativo Attivo);
  • Laurea magistrale idonea all’accesso a una classe di concorso per la quale si concorre e 24 Crediti formativi universitari (CFU) aggiuntivi da conseguire nelle materie psico/socio/antropologiche e metodologiche;

Il percorso formativo

In entrambi i casi sopra riportati, sia che si tratti di insegnante di sostegno per scuola d’infanzia o primaria, oppure per scuola secondaria, se si vuole insegnare bisogna aver ottenuto la specializzazione sul sostegno con un corso apposito.

Si tratta di un corso di specializzazione che dura un anno. Per un totale di 300 ore di tirocinio presso le università autorizzate dal Ministero dell’Istruzione (MIUR) o dal Ministero dell’Università della Ricerca.

Al corso si accede tramite test preselettivo, composto da 60 domande a risposta multipla.

Una volta superato tale corso si può partecipare al concorso a cattedra per l’insegnamento, bandito ogni due anni. All’interno di questo vi sono dei posti appositamente riservati alla figura dell’insegnante di sostegno. Tale concorsi prevede 4 esami: 3 prove scritte e 1 orale.

Chi supera questi esami viene inserito nelle graduatorie di merito, ovviamente in base al numero di posti messi a bando dalla Regione per la quale si è concorso.

L’abilitazione

Prima abbiamo citato il TFA, ovvero il Tirocinio formativo attivo. Si tratta di un percorso attivato dagli Atenei e che consegna poi l’abilitazione all’insegnamento.

Il TFA non è nient’altro che un periodo di formazione teorico-pratico, al fine di diventare finalmente un insegnante di sostegno.

Difatti, quest’abilitazione permette di partecipare poi ai concorsi per docenti riservati al sostegno.

I guadagni

Lo stipendio medio di un insegnante di sostegno è di 1.400 euro netti al mese, praticamente poco più di 25 mila di euro lordi l’anno. In sostanza parliamo di cifre che possono andare dai 1.100 sino ai 1.800 euro al mese.

Ma volendo dare un panorama più specifico circa lo stipendio medio 2021 percepito da un insegnante di sostegno di scuola primaria o secondaria, ecco i valori corrispondenti:

  • 1.540 euro al mese per insegnanti di sostegno delle scuole secondarie superiori di secondo grado;
  • 1.500 euro al mese per insegnanti di sostegno delle scuole medie secondarie di primo grado;
  • 1.360 euro al mese per insegnanti di sostengo delle scuole primarie elementari;

E poi bisogna sempre ricordare che lo stipendio varia anche in base all’anzianità di servizio, che prevede scatti biennali e passaggi di classe economica ben precisi:

  1. Prima classe: da 0 a 8 anni di servizio;
  2. Seconda classe: da 9 a 14 anni di servizio;
  3. Terza classe: da 15 a 20 anni di servizio;
  4. Quarta classe: da 21 a 27 anni di servizio;
  5. Quinta classe: da 28 a 34 anni di servizio;
  6. Sesta classe: dai 35 anni di servizio sino a termine di carriera;