Come diventare chef: prerequisiti, formazione, guadagni e sbocchi lavorativi

Come diventare chef: prerequisiti, formazione, guadagni e sbocchi lavorativi

Novembre 10, 2021 Off Di Redazione

Figura professionale oggi molto ambita, quella dello chef, detto anche capocuoco, si occupa di gestire interamente la cucina e il personale che ne fa parte.

Proprio per le diverse mansioni e responsabilità, lo chef deve rigorosamente seguire un percorso formativo adatto che gli permetta di apprendere tutte le nozioni, teoriche e pratiche, necessarie per esercitare il proprio ruolo nella maniera più idonea possibile.

Ma per diventare chef si devono ovviamente anche possedere dei prerequisiti, delle capacità innate che agevolino l’apprendimento di tutto ciò che serve per specializzarsi in questa professione tanto ambita quanto importante per la mole di responsabilità che gravita sulle sue spalle.

Oggi vedremo insieme: quali sono i prerequisiti da avere, quale la formazione adatta per diventarlo, i possibili guadagni e gli sbocchi lavorativi.

Differenza tra chef e cuoco

Prima di tutto occorre distinguere sempre la figura dello chef da quella del cuoco:

  • Chef: figura professionale responsabile della ristorazione e della cucina in tutte le sue parti. Egli si occupa di impostare il menù, di realizzare le ricette e della formazione del personale;
  • Cuoco: colui che si occupa della preparazione del cibo;

Questo differenziazione ci fa da subito capire che lo chef è un cuoco maggiormente qualificato, quindi figura che ha qualifiche e competenze maggiori rispetto al cuoco.

Difatti, secondo la scala gerarchica, l’ordine in cucina è il seguente (la così detta brigata):

  1. Executive chef: chef di grado più alto;
  2. Head chef;
  3. Sous-chef: assistente esecutivo diretto del capo chef;
  4. Capocuoco o chef di cucina: coordina il lavoro dei membri;
  5. Chef de partie o capopartita: responsabile di un settore, quale carne, pesce etc…;
  6. Commis: preparare i tavoli e pulire tutte le attrezzature in sala;
  7. Plongeur: lavapiatti;

Prerequisiti

Per diventare chef bisogna avere delle capacità ed essere portati in determinate attività, ancora prima di intraprendere il percorso formativo che ci indirizzi in tale direzione.

Questo perché le abilità tecniche e le conoscenze nel mondo della cucina possono non bastare. Le qualità personali sono quelle che faranno la differenza.

Vediamo qualche prerequisito che distingue uno chef da un ottimo chef:

  • Ottime doti d’organizzazione;
  • Resistenza allo stress;
  • Alta percentuale di pazienza;
  • Saper gestire un team di diverse persone con caratteri e temperamenti differenti, per diminuire al minimo gli attriti possibili che si vengono a creare in un ambiente di lavoro;
  • Possedere determinazione, affidabilità e fiducia in se stessi;
  • Umiltà nell’apprendere sempre, anche dopo anni di carriera;
  • Mente aperta all’innovazione;

Formazione

Oltre a dei buoni prerequisiti, è ovviamente necessario un percorso formativo adatto per diventare chef.

Di base sarebbe opportuno un Istituto Professionale Alberghiero, al fine di apprendere le basi di questa professione, quindi le abilità tecniche e i primi contatti con il mondo della ristorazione.

Dopo il biennio vi è la scelta obbligatoria tra:

  • Operatore di cucina;
  • Servizio di sala;
  • Operatore di ricevimento;

Una volta conclusi tutti e 5 gli anni, si otterrà il Diploma di Tecnico dei Servizi di Ristorazione o Tecnico dei Servizi Turistici, in base all’indirizzo precedentemente scelto.

A questo punto si può proseguire, per chi volesse arrivare alla professione da chef, un percorso universitario adatto, come: Economia e Gestione dei Servizi Turistici o in Economia del Turismo.

Oppure si possono frequentare direttamente corsi specifici regionali per panificazione, pasticceria, etc…

Attenzione però, vi è anche la possibilità, per chi non avesse frequentato l’Istituto Alberghiero, di poter comunque puntare alla posizione da chef attraverso corsi professionali attivati ogni anno da strutture pubbliche differenti, con possibilità di Stage presso cucine e ristoranti per ottenere un diploma riconosciuto, se ovviamente il corso viene superato con successo.

Importante poi l’aggiornamento continuo, soprattutto dopo anni di carriera come chef, al fine di restare sempre al passo con le nuove tendenze.

Guadagni

Per quanto riguarda i guadagni, solitamente lo stipendio mensile di uno chef o capocuoco varia dai 3000 ai 7000 euro, questo in base a diversi fattori, quali:

  • Esperienza;
  • Luogo di lavoro;
  • Livello in cui si lavora;

Ma ovviamente, più la fama aumenta e più il guadagno sale vertiginosamente. Come, ad esempio, lo chef Antonino Cannavacciuolo che, secondo alcune indiscrezioni sul web, sembra aver percepito nel 2018 9,9 milioni di euro, solo per Villa Crespi, senza quindi considerare gli introiti ottenuti dalle trasmissioni a cui ha partecipato, come Masterchef.

Sbocchi lavorativi

Non si può pensare di esordire nell’immediato come chef, difatti la gavetta è davvero molta e parte da posizioni basilari, come quella del lavapiatti, al fine di imparare l’organizzazione della cucina soprattutto osservando e vivendo ogni giorno le dinamiche che vi si articolano al proprio interno.

Ovviamente gli stipendi iniziali saranno molto bassi: il commis percepirà un guadagno base di 1000 euro al mese, salendo a 1400 euro per il capo partita e a 2000/3000 euro per uno chef in seconda, sino al ruolo da chef vero e proprio che, come già accennato, arriva sino ai 7000 euro al mese.