Come diventare animatore turistico: mansioni, requisiti, formazione e guadagni

Come diventare animatore turistico: mansioni, requisiti, formazione e guadagni

Luglio 16, 2021 Off Di Redazione

 Con l’arrivo dell’estate e delle vacanze una figura professionale emerge sopra tutte le altre: quella dell’animatore turistico.

Per molti è un punto di partenza per entrare nel mondo del turismo partendo dal basso, con una professione che richiede minima esperienza e tanta voglia di fare. Per altri, invece, è un piccolo espediente per arrotondare durante i mesi estivi.

L’animatore è ormai una figura molto richiesta, tra villaggi, crociere e punti vacanza e molti giovani auspicano a tale professione.

Ma è davvero così semplice? Il guadagno è equilibrato alla mole di lavoro e alle ore passate a lavorare nei week end?

Oggi faremo luce su tutti questi aspetti, parlando di: quali sono le mansioni specifiche di un animatore turistico, quali i requisiti , quale la formazione per diventarlo e i guadagni possibili.

Mansioni

L’animatore turistico ha come mansione principale quella di intrattenere gli ospiti.

Che sia in un villaggio turistico, in un hotel, in uno stabilimento balneare o in una crociera, l’importante è organizzare corsi e attività al fine di far divertire i clienti.

Quindi via a: balli di gruppo, spettacoli, giochi di vario genere, sport, corsi etc…

Ovviamente, all’interno in questa figura, ne emergono di specifiche, in base al profilo che la stessa può assumere. Vediamo le principali:

  • Animatore del miniclub: organizza giochi e attività per bambini;
  • Animatore di contatto: instaura rapporti amichevoli con gli ospiti, al fine di diventare importante punti di riferimento nel villaggio;
  • Animatore sportivo: dedito a discipline specifiche, quindi come istruttore di nuoto, tennis, calcio, pallavolo, basket, etc…;
  • Animatore performer: organizzatore di spettacoli, date le abilità come ballerino, attore, cantante, etc…;
  • Capo animatore: responsabile di attività e intermediario tra tour operator, agenzia e animatori stessi;

Al di là dei ruoli, vi sono poi le figure generiche, senza particolari mansioni.

Inoltre tutte devono sempre essere multitasking, al fine di adattarsi a qualsiasi situazione.

Requisiti

Vediamo ora i principali requisiti per diventare animatore turistico:

  • Avere un carattere solare ed estroverso: quindi divertire divertendosi;
  • Avere sempre il sorriso: dato il contatto continuo con le persone, anche nelle giornate no;
  • Essere flessibili: questo sia per quanto riguarda gli orari, che i periodi di lavoro. Si lavora praticamente sempre, perché anche quando si è in pausa ci si deve comunque interfacciare con i clienti che ci circondano (soprattutto se in un villaggio chiuso);
  • Avere brevetti, certificati o attestati in base al ruolo richiesto;
  • Conoscenza di almeno 1 lingua straniera, tra inglese, francese, spagnolo e tedesco, per ovvi motivi;
  • Età compresa tra i 18 e i 35 anni (sopra questa soglia d’età in genere gli animatori più qualificati passano a ruoli di maggiore responsabilità, come capo animatore o di mansione organizzativa e amministrativa del tour operator stesso);
  • Saper risolvere i problemi e intervenire senza farsi prendere dal panico in qualunque occasione;

Formazione

Non vi è un percorso formativo principale per accedere a questa professione.

Una volta inviato il proprio curriculum a varie agenzie di animazione o tour operator, vi è una selezione.

Si tratta di veri e proprio stage della durata di 1 o più giorni durante i quali vi sono prove pratiche di varie attività d’animazione. Si viene valutati in base all’approccio col pubblico e alla capacità di intrattenere e rapportarsi con gli altri.

Si tratta quindi di stage di selezione che però vengono anche considerati come brevi corsi di formazione. Può essere difatti gratuito o a pagamento e il prezzo include le spese di soggiorno, i pasti, etc…

È sempre buona cosa presentarsi a queste selezioni, in vista degli stage, in modo curato, facendo risaltare le proprie qualità ed essendo sempre concreti e sinceri. Mai sembrare presuntuosi, spavaldi o saccenti. Inoltre meglio sempre porre domande se qualche punto non è chiaro ed essere disponibili alle attività proposte.

Solitamente le selezioni avvengono tutte entro marzo per la stagione estiva, ed entro ottobre per quella invernale.

Guadagni

Ma quanto guadagna realmente un animatore turistico?

Allora, per quanto riguarda il contratto, si tratta di lavoratori dello spettacolo, quindi soggetti all’obbligo di iscrizione all’ENPALS-Ente Nazionale Previdenza Lavoratori dello Spettacolo, di solito con contratto a tempo determinato, perché legato a professione stagionale.

L’importo vero e proprio può variare in base all’esperienza: dai 500 euro al mese, per chi è alle prime armi, sino ai 2000 euro al mese per chi ha le maggiori responsabilità, come i capo animatore.

Più nello specifico se si hanno meno di 3 anni di esperienza, allora si tratta di uno stipendio che non va oltre gli 800 euro mensili.

Dai 4 ai 9 anni di esperienza si va verso i 1000 euro.

Un animatore turistico esperto, quindi dai 10 ai 20 anni di esperienza, arriva di media a 1600 euro mensili.

A fine carriera, quindi oltre 20 anni di esperienza, si può arrivare ad una retribuzione media complessiva di 1870 euro la mese.

È comunque sempre bene informarsi se il vitto e l’alloggio sono compresi, solitamente è così, se occorrono cambi o se le divise sono concesse dalla struttura stessa e come funziona per ferie e malattia.